Lo smaltimento dei rifiuti edili deve essere fatto seguendo le disposizioni e le norme legislative stabilite dall’Unione Europea e applicate di conseguenza in tutti gli Stati membri.
Esistono molti tipi di rifiuto cosiddetti speciali, che non possono essere gettati nei cassonetti della spazzatura tradizionali, ma devono essere portati in uno dei centri di raccolta, o isole ecologiche, della tua zona.
Ma quali sono questi rifiuti? Vediamo quelli edili, derivanti quindi dai lavori di costruzione, ristrutturazione o demolizione. Quando decidiamo di costruire o rinnovare la nostra abitazione infatti vengono accumulati una grande quantità di materiali da buttare.
Generalmente, se ti sei rivolto ad un’impresa edile per i lavori, sarà la stessa azienda ad occuparsi anche del trasporto dei rifiuti verso il centro di raccolta. Ma nel caso in cui ciò non avvenga, è importante sapere bene come funziona questo tipo di smaltimento, a chi bisogna rivolgersi e quali sono le eventuali sanzioni amministrative e penali previste per la mancata o errata gestione delle operazioni.
Se devi smaltire molti rifiuti differenti, come capita nella maggior parte dei casi, conviene contattare una ditta specializzata in questo settore. Per ulteriori informazioni su come funziona il servizio di smaltimento di rifiuti edili svolto da queste aziende e qual è la normativa prevista, puoi dare un’occhiata al sito della ADF Trasporti Srl di Roma, impresa esperta nella gestione dei rifiuti.
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Smaltimento Rifiuti Edili: I Calcinacci
Qualsiasi tipo di lavoro edile produrrà i calcinacci. Ma di quale rifiuto parliamo? Si tratta di tutti quei materiali come cocci, residui di intonaco o di muro, piastrelle rotte o tagliate, forati.
I calcinacci, come tutti i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione e smaltimento, devono essere portati in un’isola ecologica. Sono detti anche materiali di risulta, e una volta trattati possono diventare dei nuovi materiali da utilizzare per le costruzioni.
Gli Isolanti
Uno dei lavori più richiesti quando si decide di ristrutturare una casa è quello della coibentazione, quindi dell’isolamento termico e acustico delle pareti.
Perché è importante un lavoro del genere? Innanzitutto per un bel risparmio sulla bolletta: con un buon isolamento termico infatti impediamo al calore prodotto all’interno dell’abitazione di disperdersi verso l’esterno.
Per evitare la propagazione e diffusione di rumori molesti è importante anche un ottimo isolamento acustico delle pareti.
Quali sono i materiali utilizzati per questi lavori? Ce ne sono davvero tanti, ma certamente i più famosi sono la lana di roccia e la lana di vetro. Entrambi impiegati per isolare termicamente e acusticamente l’abitazione, dopo molti anni possono cominciare a perdere di efficienza.
Innanzitutto occorre dire che bisogna prestare attenzione alla rimozione di questi materiali dalle pareti; il rischio infatti è quello di sfibrare la lana di vetro o la lana di roccia, e il contatto con il materiale danneggiato potrebbe essere pericoloso per la salute. Occorre quindi uno specialista del settore per rimuovere e portare via questa tipologia di isolanti.
Materiali Impermeabilizzanti
Se il lavoro di isolamento termico e acustico è importante, di certo non è da meno quello di impermeabilizzazione delle superfici.
Di cosa parliamo? Terrazzi, balconi, coperture e tetti devono impedire alla pioggia di penetrare all’interno delle pareti, rovinando gli interni e creando delle antiestetiche e pericolose macchie di muffa. Come fare quindi per evitare questi problemi?
Un’impresa edile saprà consigliarti sulla scelta migliore per il materiale impermeabilizzante. Generalmente si preferisce l’utilizzo della guaina bituminosa o delle resine.
Sono entrambi materiali molto inquinanti. La guaina è composta al suo interno dal bitume, dunque dal petrolio. In questo caso, a differenza di altri materiali, occorre effettuare delle analisi preliminari sul rifiuto. Bisogna infatti stabilire la pericolosità o meno del materiale, e solo dopo aver fatto questa operazione si procederà allo smaltimento vero e proprio.
Tutti i rifiuti vengono distinti in base alla provenienza e in base alla pericolosità. Se la guaina contiene sostanze pericolose occorre procedere con un diverso tipo di smaltimento e trattamento.
Legno
Cosa possiamo trovare in legno durante i lavori di ristrutturazione o costruzione? Prima di tutto gli infissi e serramenti, quindi le porte e finestre, ma non solo. In legno può essere il pavimento, un parquet magari, delle travi alle pareti, dei tetti o delle coperture.
E come non comprendere anche i mobili? Durante dei lavori di rifacimento spesso oltre all’aspetto e alla struttura della casa decidiamo di cambiare anche il tipo di arredamento, e dunque c’è la possibilità di gettare gli arredi ormai obsoleti, naturalmente sempre presso un’isola ecologica.
È importante riciclare tutti i materiali, quando possibile, ma in particolar modo il legno. In questo modo infatti possiamo evitare di abbattere altri alberi e di compromettere la stabilità del nostro ecosistema.
Terre e Rocce Derivanti da Scavi
Nel momento in cui la nostra impresa edile effettua uno scavo, per costruire l’abitazione o magari per ampliare la metratura della casa, si accumulano terre e rocce. Anche in questo caso i rifiuti vanno trasferiti in un centro di raccolta o isola ecologica.
Come per la guaina bituminosa, è obbligatorio per legge effettuare delle analisi a campione prima di trasferire i rifiuti nel centro. Occorre infatti verificare e certificare la presenza o meno di sostanze pericolose nel terreno.
Rivolgendoti ad un’azienda di smaltimento della tua zona non dovrai preoccuparti di effettuare tutti questi passaggi: sarà l’azienda stessa ad occuparsi sia di portare un campione del rifiuto presso il laboratorio di analisi, sia di ritirare e trasferire nell’isola ecologica le terre e rocce da scavo.
Smaltimento Rifiuti Edili: Sanzioni Previste dalla Normativa
Dopo aver visto brevemente i principali rifiuti edili prodotti, parliamo della normativa prevista. Come abbiamo anticipato all’inizio del nostro articolo, la legge europea, e di conseguenza quella di tutti gli Stati membri, prevede di classificare i rifiuti per tipologia, provenienza e pericolosità.
Ad ogni rifiuto viene assegnato un codice identificativo, detto codice CER (sigla che sta per “Catalogo Europeo dei Rifiuti”). Si tratta di un numero fondamentale, che dovrà essere inserito all’interno di un documento altrettanto indispensabile, il Formulario di Identificazione dei Rifiuti.
Con il Formulario (detto in sigla FIR) viene attestato e certificato l’avvenuto smaltimento.
Ma cosa prevede la legge in caso di mancato o errato smaltimento? Sono previste delle sanzioni amministrative e nei casi più gravi anche delle sanzioni penali.
Evita tutto questo e rivolgiti solo ad aziende specializzate.